Il Limes invalicabile

La Guerra delle provocazioni: Russia – Nato

Putin attacca!

L’invasione della Russia comincia con un attacco a Kiev e con i soldati russi a Odessa.

“Ho preso la decisione di un’operazione militare”, ha detto poco prima delle 6 del mattino a Mosca. Spiegando che “un ulteriore allargamento della Nato ad est è inaccettabile” e che quelli dell’Alleanza atlantica sono “comportamenti immorali”. Chiarendo poi che “non è nei piani della Russia l’occupazione dell’Ucraina”

Alla fine l’attacco è arrivato.

Dopo aver riconosciuto ufficialmente le due repubbliche separatiste, in nome della “pace” e a difesa delle repubbliche separatiste, Mosca decide di intervenire militarmente. Già da giorni era iniziato il dispiegamento di forze armate russe ai confini ucraini.

Le ragioni di quest’intervento militare sono molteplici.

La Russia di Putin è sempre più alla ricerca di protagonismo in un mondo dove l’Occidente è sempre più presente e radicato.

Scontato dire che la “riconquistata” Crimea nel 2014 è stato il punto di esordio di un progetto ben più ampio che ha come fine la riconquista dei vecchi confini sovietici. Crimea che gli garantisce il pieno controllo della base militare sul Mar Nero, fondamentale in un momento in cui l’Unione Europea è in espansione verso est.

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