
La NASA’s Perseverance Mars Rover è atterrata con successo sul pianeta rosso dopo un viaggio di quasi sette mesi.
Perseverance Mars Rover è atterrato su una zona che non è mai stata esplorata, una zona ricca di scogli e dune. Perseverance, che ha la taglia di un Suv, è stato dotato per la prima volta di un innovativo sistema di riconoscimento intelligente del terreno e se rileverà negli ultimi metri una superficie rischiosa si trasferirà in un’altra sicura.
Il cratere Jezero, il sito di atterraggio del rover Mars 2020 Perseverance, ha origine dall’impatto di una meteora sulla superficie di Marte, ha un diametro di 47.500 metri, un tempo occupato dal delta di un antico fiume. Prende il nome dalla località di Jezero in Bosnia – Erzegovina, con la quale ha alcune similitudini morfologiche.
L’obiettivo principale del rover Perseverance è quello di scoprire se su Marte ci siano state forme di vita, fossilizzata ovviamente perché in superficie nulla può sopravvivere a causa delle radiazioni cosmiche che piovono di continuo sulla superficie, sterilizzandola. Nelle passate spedizioni invece l’obiettivo era indagare l’esistenza di un’antica presenza dell’acqua (compito assolto da Spirit e Opportunity) e poi avere conferma di un ambiente favorevole alla nascita della vita come ha stabilito Curiosity nel Gale Crater. La scelta del Jezero Crater per lo sbarco è legata alle opportunità favorevoli che dovrebbe offrire. Perseverance si troverà alla foce di un fiume che riversava l’acqua nel cratere creando un lago.
